Fumi di Parole

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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Mi chiamo Stef ed esisto dal 1986. Sono una qualunque ma con sogni speciali, come tutti. Spesso penso e rifletto così intensamente che mi dimentico di parlare, allora scrivo per metter ordine nella mia testa. Mi definisco un quadro antico in una mostra d'arte moderna, (mal)adattata a quest'epoca. Bambina curiosa, adolescente irrequieta, adulta consapevole. Lavoro per vivere ma vivo di passioni, troppe per riuscire a coltivarle tutte. La semplicità è il mio rifugio. La natura, la cura ai miei mali. Sono una girovaga, esploratrice esperta ma viaggiatrice dilettante ed estremamente in ritardo rispetto alla mia tabella di marcia. Da sempre sento la necessità di varcare i confini e conoscere l'altrove. Ogni volta che posso, sola o in compagnia, con o senza meta, vado in cerca del nuovo. Sogno di scoprire il mondo zaino in spalla, andrei ovunque ma tornerei sempre sulla mia Isola.

Da sempre amava la carta e il modo in cui essa si lasciava sporcare d’inchiostro. L’odore di quelle pagine vergini l’inebriava quasi quanto il fruscio che immaginava avrebbero fatto, un giorno, nel risfogliarle. Negli anni, aveva accumulato una quantità indefinita di diari, fogli e quaderni che teneva sparsi, ma per niente ben nascosti, negli angoli più disparati della sua casa. Raccontava in giro che, in età avanzata, li avrebbe raccolti tutti in un antico forziere e gettati in mare, come un tesoro. Sebbene scrivesse per se stessa, era attratta dall’idea che qualcuno, a distanza di tempo, potesse trovarli e riportare in vita le sue parole. C’era qualcosa di romantico in questo, ma lei non si sarebbe mai definita tale.